venerdì 3 gennaio 2020

L'EUROPA TRA PASSATO E PRESENTE

di Mattia Moretto, Angelo Russo, Marco Percuoco




L?Europa tra passato e presente

CARLO MAGNO, L'EUROPA E LE LINGUE ROMANZE

di Valeria Corvino, Rosario Lupo, Mattia Corvino, Cosimo Morrone



Carlo Magno, l'Europa e le lingue romanze

CARLO MAGNO E L'EUROPA

di Gianluca Marra, Enrico De Pace, Enrico Orlando e Davide Donatelli (3 ACT)



Carlo Magno e l'Europa

NON TUTTO PUO' ESSERE SPIEGATO DALLA SCIENZA

di Nicola Cavallo (5 ACT)

La nostra società è il risultato della massificazione iniziata nel 1870 con la società di massa che rispondeva ai canoni della rivoluzione industriale scatenata a sua volta dall’illuminismo, massima espressione della società e dell’uomo osservato tramite la lente della scienza. Possiamo quindi dire che la nostra società è basata sulla scienza. È difficile pensare di contrastare questa visione ormai radicata nella personalità e nel modo di pensare umano, eppure questo è quello che fecero gli intellettuali del Decadentismo. Un essere così complicato, risultato di emozioni e sentimenti di difficile comprensione non può essere il frutto di sole leggi matematiche e formule fisiche, ma deve essere qualcosa che va oltre la nostra comprensione, qualcosa di meta-fisico. È una visione molto particolare delle cose e del mondo, che richiede uno sforzo immaginativo notevole per noi uomini occidentali del ventunesimo secolo. Per questo motivo ho pensato che al fine di rendere di più facile comprensione il mio punto di vista, potrei fare degli esempi pratici atti ad arrivare ad una conclusione. Pensiamo ad un padre di famiglia che decide egoisticamente di terminare la vita di sua moglie e delle sue figlie; come può questa decisione essere spiegata con la scienza? Come si può negare in questo caso l’evidente possibilità che talvolta l’uomo possa agire irrazionalmente e possa produrre pensieri malati e dannosi? È altresì chiaro che in questo caso bisogna precisare che gli uomini affetti da conclamate infermità mentali devono essere esclusi da questo ragionamento, poiché non capaci di agire razionalmente anche se lo volessero. 
Pensiamo poi tutti quegli imprenditori ed uomini di successo che grazie ad una loro idea hanno costruito imperi economici ed industriali invidiabili anche dai più grandi e potenti imperatori della storia. Come possiamo dire con assoluta certezza che quell’idea che li ha elevati all’ Olimpo del successo non sia in qualche modo frutto di un intuito proveniente da fonti esterne alla comprensione umana? A sostegno di ciò non posso non citare un libro che io stesso ho letto, dal titolo “Pensa Ed Arricchisci Te Stesso” che affronta l’argomento della crescita personale e non tratta per mezzi termini l’esistenza ideologica di un’Intelligenza Infinita, fonte di idee che hanno il fine di trasmutare i nostri desideri nel loro equivalente fisico tramite azioni concrete. Secondo il libro, capostipite di tutta l’editoria sulla crescita personale a parere di tutte le persone di successo, si può avere accesso a questa Intelligenza Infinita tramite il subconscio, del quale, ad oggi, sappiamo meno di una formica che osserva un palazzo. È chiaro quindi che non si può negare la possibilità che esista una fonte di idee dalla quale l’uomo attinge, anche inconsciamente, e che noi comunemente chiamiamo intuito. Un ragionamento analogo si può fare per la così detta immaginazione, che alimenta il progresso umano fornendo idee mai viste prima che, si spera, dovrebbero cambiare e rivoluzionare il mondo e la società per il meglio. Così come nel libro viene trattato l’intuito sotto forma di Infinita Intelligenza, l’immaginazione viene vista come un’entità simile all’intuizione ma diversa poiché l’immaginazione utile è detta immaginazione creativa, ovvero quella che crea cose ed idee nuove. 
Per concludere, secondo il mio punto di vista e secondo quella che è stata la mia esperienza personale fino ad ora, l’uomo decisamente non è solo ed unicamente una serie ordinata di cellule e processi chimici, ma è una macchina complessa e ancora ampiamente sconosciuta che vive ed esprime se stessa nei modi più disparati. 
Finendo vorrei lasciare uno spunto di riflessione: come si può pensare che i miliardi di neuroni e le migliaia di miliardi di sinapsi che li collegano siano atti solo ed unicamente a farci vivere e sopravvivere in questa vita terrena? Lascio ad ognuno di voi il compito di darvi una risposta.